Se supponessimo il sistema isolato e privo di attriti, dovremmo considerare l'energia totale data dalla somma dell'energia potenziale e dell'energia cinetica ,supposta per altro costante...(mai studiato il pendolo?!?)
Mentre la forza trasportata dal corpo è calcolabile come la derivata rispetto allo spazio dell'energia...
visto che l'energia potenziale di un pallino di kevlar da 1 etto che "cade" da 40 cm è inferiore ( un quarto?) rispetto a quella dello stesso pallino che gira a circa 6 m/s (un po' più di 20km/h) ( ipotizzando una catena lunga un metro che compie il giro in un periodo di 1 s) , e considerato inoltre che il modello matematico del pendolo contiene troppe semplificazioni, ( il sistema non è isolato ed il braccio di rotazione non è costante) quello che volevo dire è:
se prendi una mazzata in testa con i poi che girano piano ti fai meno male rispetto a quando li fai girare velocissimi, e spero che almeno questo sia inconfutabile.
per quanto riguarda il concetto di intensità   , era un modo ,diciamo impreciso ma meno arido di dire che l'energia del poi è superiore a velocità   elevate e più che proporzionale ( quadrato all'aumentare della velocità   ) sarà   l'energia messa in gioco nell'urto.
Altre precisazioni e corressioni da chi ne sa più di me
ciauz
falla girare