vedo tanti video di gente che fa cose apparentemente impossibili, frutto di una vita di allenamenti: spettacoli basati su numeri tanto difficili da essere impossibili da assaporare pienamente al pubblico che guarda; mi chiedevo se non fosse un po' troppo diffusa secondo voi l'abitudine di mettere al centro dello spettacolo ciò che è "difficile" valutando troppo poco ciò che è "bello da vedere" e sprecando così letteralmente parte del proprio tempo (prediligendo un trick da difficoltà 10 ed apprezzabilità 7 piuttosto che uno a difficoltà 8 ed apprezzabilità 8 ).. ?

Graze :wein:

Ottimo topic.
..non so personalmente non credo che sia troppo diffusa o meglio, non credo che sia troppo diffusa tra i professionisti.
I professionisti sanno bene che a dargli i soldi sono gli spettatori e che quindi è loro che devono conquistare. Spesso si limitano all'80% delle loro capacità  in spettacolo pur di avere uno spettacolo solido e coinvolgente.
Ovviamente non tutti coinvolgono e non tutti hanno le stesse capacità  intrattenitive.
Penso che che questa smania di fare grandi trikkoni sia piu' diffusa tra gli hobbysti o cmq i non professionisti in cui basta un video per avere il proprio momento di gloria.Allora li si che c'e' la ricerca spasmodica del trick estremo d apoter infilare nel minivideo per far restare qualcuno a bocca aperta.
Non ci vedo niente di male e sono convinto che se l'hobbysta in questione decidesse di diventare pro, ci metterebbe poco a capire che il trikkone impossibile puo' non piacere e puo' rovinare l'atmosfera di uno spettacolo ,di contro puo' anche portare all'apoteosi se messo al punto giusto e chiuso come si deve...rischi "imprenditoriali".

giusto Geppo, pienamente d'accordo

Eppure in molti dei video su Youtube si vedono considerevoli drop durante gli spettacoli: come si può spiegare? Non dipende forse dal fatto che la gente va in scena con numeri che ancora non ha fatto completamente propri? (Capisco anche la tensione della scena, ma credo che a quei livelli l'abbiano provato tante di quelle volte da rendere quella componente praticamente nulla..)

Si può spiegare col fatto che gli artisti che vedi si esibiscono ogni sera (o quasi) in un posto diverso... Con luci diverse... Talvolta accecanti, talvolta troppo fioche... Con palchi diversi... Talvolta troppo stretti, se è un teatro, talvolta col pavimento pessimo per farci una piroetta... Con aria condizionata disposta in un punto diverso (e se fai cerchi possono essere guai - come è successo una volta allo stranoto Gatto)...

E nonostante tutte queste variabili che non dipendono dal giocoliere, il giocoliere deve essere sempre lì, bello e sorridente e deve portare uno spettacolo privo di errori, sennò c'è qualcuno che si chiede come ha fatto a sbagliare anche se lo fa da anni!

Non è uno scazzo: voglio solo farti osservare che tu vedi solo il prodotto finito e non sai quali erano le condizioni in cui ha lavorato in quel momento!

Eppoi mettiamoci pure che tutti noi, in quanto esseri umani, abbiamo i nostri giorni no, e ci può andare tutto storto anche se la routine ce l'abbiamo solidissima!

dipende anche dal fatto che una buona parte di coloro che lavorano professionalmente con questo non si filmano.

detto ciò,io non vedo troppa dicotomia tra bello e tecnico all'atto pratico,perchè per me le 7 palline sono,oggettivamente,bellissime.

cosi le 5 clave backcross.

Eh io pure, ma il pubblico? Per lui 4 o 5 clave backcross non fanno differenza...

secondo me, per questo avevo detto oggettivamente,il pubblico la vede la differenza estetica tra 6 e 7 palle,cosi come tra 4 clave e 5 clave in backcross(4 in backcross sarebbe poi noncross backcross?).

e comunque si,non sempre coincidono..dico solo che quando si vede gran tecnica negli spettacoli,anche su youtube,chi ce l'ha messa pensava anche all'effetto,non è tecnica fine a se stessa ma è tecnica bella che il pubblico,se non capisce,almeno apprezza!

hmmmm...ribattiamo da un topic all altro oggi!
il pubblico è composto al 90%da persone che non girano 3 palline...per loro 4-5-6-7 sono identiche secondo me..
magari apprezza di piu le5 certo,pero leffetto finale(cappello e applauso)sono identiche..non èerche sono scemi,ma perche restano ugualmente stupiti e non conoscono la differenza e quanto ce' vò a farne girare 5 invece di 4...ho sentito commenti nelle piazze del tipo"ma dai,ne ha messa solo una in piu"

bellissima l ingenuita delle persone,è bellissima!

questo è vero,la bellezza di un trick è in proporzione al resto dello spettacolo..

se faccio prima le 7 e poi le 5 sembreranno una cavolata queste ultime
mentre se faccio da 3 a 5..potrebbero sembrare difficilissime.

ciononostante

il pubblico si suppone abbia gia visto almeno uno spettacolo in vita sua,e quando vede una cosa non è cosi ingenuo,un po lo vede se è una cavolata o meno..se uno fa una shower a 3,per strada,loro penseranno si carino..ma,sempre senza contestualizzazione,se vedessero una shower a 5 penserebbero "bellissimo".

questo anche,appunto,perchè altri spettacoli li han visti,per strada..e lì i trick si ripetono spesso.uno spessore tecnico piu elevato subentra efficacemente nella visione estetica dell'esecuzione..e il pubblico lo vede

questo,ovviamente,secondo una mia visione..magari sbaglio.

La questione è il target,come qualcuno indicava prima.

Se devo fare un numero per strada o per un pubblico faccio i trick con rendimento>1,dove rendimento è effetto visivo/difficoltà .
Ad esempio lo yo-yo o le colonne con 3 palline fanno un grande effetto.
Non esiste(non dovrebbe esistere) sbagliare in pubblico,mai,e l'unico allenamento che ho potuto constatare è fare spesso esibizioni,non tanto per abituarsi a stare in pubblico o fare i trick propri,ma per imparare anche a gestire tutti quegli imprevisti che descrivete sopra(ad esempio io,sapendo che dovevo fare uno spettacolo col sole in faccia,mi sono allenato i due giorni prima col sole in faccia,ovviamente con gli occhiali,però ora neanche un occhio di bue mi dà  più fastidio...)

Diversa è la storia se il pubblico è di giocolieri(come alle convention)paradossalmente un(uno,non troppi) errore è più contemplabile,poichè è più probabile che i giocolieri conoscano l'effettiva difficoltà  del trick che state facendo.
Ad esempio il pubblico di una convention sa quanto ci vuole tra il fare una shower con 4 e un box a 4 palline,il "grande pubblico" non vedrà  molta differenza.

Non sono d'accordo sul fatto che per il grande pubblico le 4 o 5 clave back non abbiano differenza,dipende anche da come il numero è presentato.

ma scusate se uno fa 4 clave backross e 4 clave backross con un 7531 al pubblico cosa sembra....

magari gli sembrano piu difficili le 4 normali.... k ne sapete?

prendiamo un esempio... il trick k piace di piu alle persone k mi vedono giocare è la shower a 4 per la sua forma e perchè è fluida e armoniosa..
però io preferisco dieci volte la half shower perchè mi piace di piu.. pero a loro piace la shower e se ne fregano se io riesco a tenere 5 palle in una mano mentre faccio la verticale... loro vogliono quel trick... e mi giudicano in base a quello....

ci sono giocolieri che con una pallina fanno molto piu di uno con 9....
tutto sta nel saper valorizzare le proprie abilità 

In realta' il pubblico non e' in grado di apprezzare la tecnica, se non a posteriori. Il pubblico, senza saperlo di solito, giudica la presentazione, giudica lo spettacolo nel complesso, giustificandolo con "e' stato bellissimo, ha fatto cose difficilissime"... Quando poi nessun profano e' in grado di distinguere gli schemi a 5,6,7 palline, se il performer non lo mette nelle condizioni di farlo.

Fabio
Che ha fatto (male) un'half shower a 4 palline e gli han detto "wow, come sei bravo con 5 o 6 palline, quant'erano?"

che ne sappiamo,andiamo per idea no?mica è un mistero impenetrabile e bisogna proclamarci agnostici.

"eh..che ne sai..mica puoi sapere cosa pensa il PUBBLICO!"
quelle son le ragazze gio

comunque,io non metto in dubbio che la tecnica non venga capita in sè,ma io nemmeno parlavo di un pubblico che tra sè e sè commenta dicendo"untz va là  ha fatto le 5 in hs - eh si però quell'obbrobbrio sembra un semisynchro":assolutamente no.

ma se vedono una cascata a 3 palline,sono molto meno impressionati di una cascata a 5,perchè la cascata a 3 bene o male l'hanno vista tutti.

e generalmente tutte le persone han visto qualche giocoliere in vita loro..

oltre a ciò,io prendo ad esempio uno spettacolo di cui non capisco niente,mettiamo..di danza,ecco.
ora..io appunto non ne so niente,ma se c'è uno spessore artistico-tecnico sotto lo sento,non razionalmente,non esplicitamente,ma nell'effetto che mi fa io mi dico "cavoli..è qualcosa di buono"...
non è il feticismo tecnico a dare quest'effetto,ovvio,ma una tecnica alta fa quest'effetto secondo me.in ogni cosa.

se vuoi facciamo una prova.mettiamo uno fermo per strada a fare 3 palline per 2 minuti.
poi mettiamo uno con 7 per 2 minuti(che le regga)
vogliamo vedere quanta gente si fermerà  ad uno e all'altro?

Non sono per niente d'accordo con questa tua visione.
perchè mai dovresti supporre che il pubblico abbia già  visto uno spettacolo?
Per noi "dell'ambiente" sembra assurdo perchè ne vediamo sempre e sembra che ci siano spettacoli sempre e dovunque, ma le persone comuni quello che qui stiamo chiamando PUBBLICO (termine che comincia a non piacermi perchè si sta formando una distinzione tra noi e loro quando invece anche noi siamo pubblico) sono a milioni e molti di loro non ha mai visto nessuno spettacolo e si ferma ai cerchi in strada per essere intrattenuto e basta.
Io ho conosciuto la giocoleria tramite gli spettacoli in strada (come Pubblico appunto) e il mio piu' grande rammarico nel non essere piu' uno del pubblico è che adesso mi aspetto qualcosa dagli spettacoli, prima, tutto mi stupiva e mi affascinava.
Se uno fa una shower a 3 e una shower a 5 da fermo occhei "mamma mia quante palline", ma se la shower a 3 la fa occupando il cerchio e va sotto il naso ai bambini o ci fa qualche gag, avrà  piu' monetine nel cappello
Si è vero ci vuole piu' tecnica, ma non tecnica dell'attrezzo, tecnica di spettacolo, piu' inventiva, piu' creatività , piu' contatto col pubblico soprattutto questo in una cultura dove l'intrattenimento è basato su divano e televisione.