che tipo di spettacolo o lavoro fate di solito?
io sono un pessimo giocoliere, per cui il mio spettacolo è tutto chiacchierato (non parlato, è ben diverso), mi metto li e chiacchiero con la gente, prendo volontari e faccio fare cose che mi passano per la mente, ho un canovaccio di massima comunque; in genere lavoro come
CircoLare con 2 fanciulle: Biletta e Lullaby (the Queen), loro fanno gag clown e io faccio magie con le corde, in genere finiamo con loro 2 con catene infuocate e io che faccio contact: che piace un sacco come finale
cos'è per voi il pubblico?
il pubblico è la montagna da scalare con lo slittino di fianco, poi appena riesci a strappare il primo applauso o la prima risata monti sullo slittino e via tutta discesa...
come piace interagire con esso....cosa vi affascina e cosa odiate del pubblico?
amo la gente timida che ha un sacco di potenzialità, che non vorrebbe essere li con me ma se solo volesse farebbe si un bello spettacolo, e mi piace la gente che si stupisce. Per odiare io non odio nessuno (tranne i scout e le scimmie), se proprio devo dare un giudizio negativo è per la polizia o per i fattoni o gli ubriachi che non pensano che stai lavorando e vengono a rompere le scatole
c'è qualche soggetto tipico che spesso ritrovate in spettacoli?
...ad esempio il bambino rompiballe, la nonnetta ecc...???
perchè nn li descrivete?
Dunque, prima cosa, il soggetto che più preferisco è uomo, calvo e generalmente sta sempre a fianco a una ragazza particolarmente bella: questo soggetto è una spalla perfetta, ha un sacco di autoironia e si presta volentieri al gioco.
Un soggetto che mi è capitato almeno 4 o 5 volte invece è sia maschio che femmina, con atteggiamento da bullo/a (QI chiaramente sotto la media poverino/a) il quale non "vede" il contact. Ora, non che io sia Moon o Shay, ok, ma non sono manco un cane a fare contact.
Il soggetto in questione viene li e chiede "ma che vuol dire sta cosa con la palla?"; la prima volta ci sono rimasto decisamente male, poi quando assieme al soggetto sono venuti anche i suoi amici che mi facevano le domande di rito: "ma c'è il trucco? ma hai un filo? c'è la calamita?" e che cercavano di spiegare la cosa anche al loro amico il quale perplesso non capiva, mi sono tranquillizzato.