Vi trascrivo un reportage fatto da Jerry Martin nel gennaio del 2002 riguardante la convention di giocoleria sperimentale di Helsinki, il 5-3-1 Festival. Anke se non ci sono video (severamente vietati all'interno di questa particolare convention) la descrizione di Martin ci fa immaginare perfettamente l'atmosfera presente e i nuovi orizzonti verso cui si vuole arrivare.
Personalmente ne sono molto incuriosito e credo ke in futuro non potrò evitare di fare tappa in questa convention così "particolare".
Ancora una volta, il 5-3-1 Festival della giocoleria innovativa ed esperimentale (11-13 Gennaio 2002) ha dimostrato di essere all'altezza del proprio nome. In nessun altro raduno dei giocolieri si può trovare così tanta originalità di pensiero, e così diversi modi di creatività che traducono il pensiero e lo fanno gravitare attorno alla poesia-danza-arte. Il fine settimana è stata rappresentata da numerosi workshop, e varie manifestazioni aperte ai visitatori (per rendere i workshop più intimi, i gruppi erano suddivisi in due e si svolgevano in due sessioni parallele).
Le nuove proposte sperimentali si vedevano dappertutto. Jay Gilligan si è esibito in una nuova proposta – una grande griglia bianca, è stata usata come mensola su cui ruotavano le palle. Gilligan si è esibito da solo danzando, manipolando una specie di seggiolino con tre gambe e con tre lunghi bianchi bastoni attaccati da una parte. Ville Walalo ha introdotto la vita in un ordinario cappello con due teste di bambole senza corpo; più tardi ha fatto della musica spaziale usando due scatole di cartone. Denis Paumier ha usato dei bastoni colorati e flessibili, cambiando dinamica con ogni pezzo. Jerry Martin ha giocato con le tubature di fogna ed ha trovato un nuovo equilibrio con due metri di stura lavandini. Ben Richter è diventato matto a causa delle valige – una mezza dozzina di esse, con una, abbastanza grande da imballare anche il palcoscenico - e poì un'altra valigia più grande che può contenere le più piccole. C'era anche l' indimenticabile tazza di caffè di Sakari Mannisto, che verrà rotta con la palla di silicone e più tardi, ugualmente incantevole e benigna manipolazione di tre sacchi di fagioli e un piccolo sgabello; sembrava come se lui giocasse anche con il suo viso. Gli studenti della Turku Polytechnic School hanno fato un servizio video su se stessi, facendo degli esercizi in una specie di cinetico quadro vivente.
Allora, si fanno gli esercizi solamente in un nuovo ed esperimentale modo? Si, e per di più, tutto questo è stato molto soddisfacente. Luke Wilson e Ben Richter che si sono mesi a dura prova presentando la loro audace opera “Enciclopedia del Club dei Contemporanei Giocolieri (EOCCJ)”. Per adesso soltanto una pagina web con la collezione di lanci, prese, trucchi, equilibri, oscillazioni, nodi, collocamento, sbagli e ancora di più l'EOCCJ sarà il punto di riferimento per inaspettati usi per queste cose quotidiane. Durante l' workshop hanno descritto diversi movimenti, assegnando anche i nomi quando era necessario e dimostrandoli in tempo reale. Alla fine della sessione, l'ordinario gioco leria con le clave sembrava … di essere cosi ordinario.
E' stato fatto ancora un passo avanti da parte di Ville Walo, chi ha amplificato un capitolo della EOCCJ : “Lego”. Un nome internazionale per le costruzioni per bambini. Giocando e muovendo tre o più clave che ballano e si piazzano nelle posizioni diverse creando dei nuovi schemi.. .oppure ricreandolo. (Walo è maestro di questi movimenti; potete vedere il suo lavoro in Peapot video set, “Radical Club News”.)
Denis Paumier ha avuto un approccio ancora più esperimentale. Basando il suo pensiero sulla combinazione della notazione musicale e metodi scientifici, lui ha evoluto un sistema di sette “strati” in una dimensioni per poter scrivere in maniera da giocoliere. Come il siteswap (che consiste nel suo primo “strato”), il sistema può essere usato per generare nuovi schemi – come scrivere la musica prima di suonarla!
Non tutti i pezzi e le idee mostrate sono radicali come queste – molti artisti hanno presentato i pezzi classici sia nelle loro caratteristiche che nella selezione del materiale scenico, andando a un livello straordinario della coscienza artistica. In breve alcuni solisti che mi vengono in mente: l'uso meraviglioso delle palline luminose di Alain Blim, il modo in cui ha pensato di usarle, creando incantevoli tracce colorate di luce nello spazio; la grazia e abilità di Samuele come se fossi l'arlecchino con gli anelli – superbo; i giovani artisti Olli Vourinen ed Annina hanno lavorato fino al perfezionamento, presentando una collezione molto forte e usando gli standard e un vocabolario per la sceneggiatura molto da giocoliere.
La presentazione finale del fine settimana è stata eseguita da Philippe Menare, giocoliere- ballerino d'avanguardia francese.Vestito semplicemente in nero, e giocando con palline di silicone bianche e i sacchi di fagioli, ha esplorato l'energia del suo carattere, limiti, tragedie e le vittorie.
Accompagnato al pianoforte da Guillame Hazebrouck ha creato la sceneggiatura per far splendere la giocoleria, come il velluto esalta lo splendore di un gioello.
sid