Ho scritto pagine e pagine, riguardo a qual'è il fine ultimo della giocoleria per me.
Beh, ci provo, ma sono sicuro che non riuscirò a far passare quello che intendo...
presi le palline in mano quasi per sfida, nel duemilacinque. Da lì in poi, pian piano, continuando a vederle cadere per terra, le palline, quelle palline, hanno iniziato ad aprire le porte a me stesso. ho iniziato a parlare con me. Fino a poco tempo prima era una cosa che non avevo mai fatto. E non intendo "riflettere", intendo proprio prendersi quei dieci minuti, mezz'ora, un'ora per sè, e riuscire a essere in una dimensione tale che mette a confronto il Lopez sognante con quello reale. Potevo sognare di far girare sette palline come quelli che vedevo nei video, ma le palline a terra erano sempre quelle, e quindi, beh... c'era solo da lavorarci su. Lavorare su loro, e su di me. Arrivare a capire dove potevo arrivare, arrivare a capire dove, le mani, la determinazione, i muscoli e il sudore potevano portarmi. Per me la giocoleria rappresenta questo: la presa di coscienza delle proprie potenzialità. E non è necessario arrivare alla wjf per rendersi conto di chi sei, anche un orbit a tre palline, per quanto banale, è un trick che necessita di lavoro per poter essere fatto, e per arrivare questo devi necessariamente fare un certo percorso, che ti vivi nella tua intimità, e quindi per forza impari a conoscerti. A capire, se sei davvero capace di prendere quello che sogni di arrivare a fare.
uhm...
mi sono dilungato troppo.
scusate.