secondo me, almeno dalla mia esperienza, ci sono 2 grandi correnti filosofiche:
1- i tecnici, i quali sostengono che in uno spettacolo devi fare si e no 1/3 di quello che sai fare e prima di buttarti in uno spettacolo devi accumulare un botto di allenamento; puntano allo stupore del pubblico per la loro bravura e raramente sono molto chiacchieroni.
2- i "cialtroni" (così li definisco io, non me ne vogliano chi fa parte di questa classe, è la mia stessa corrente filosofica e il mio spettacolo si intitola "les cialtronerié"), i quali vogliono sperimentare e saggiare il pubblico, non brillano in genere per l'alta tecnica giocolosa, magari con un solo attrezzo sono decenti, ma lo spettacolo dei suddetti è diretto più al divertimento e allo stupore di piazza che non all'esibire alta tecnica
sono cosciente che ci siano un saco di eccezioni, sia di italiani che di stranieri che non rispettano questa mia distinzione, ma dovete ammettere che a grandi linee, specialmente all'inizio è così.
se fai parte del primo caso, aspetta e fatti una bella routine
ma se fai parte del secondo caso posso solo dirti: che aspetti?
il mio primo spettacolo fu "violento", mi buttai arrogantemente in piazza e cominciai uno spettacolo senza nulla: 2-3 trick di flower, il batterfly solo di destro e la cascata con 3 palline
mi salvò la vita biletta allora perchè dopo 30 secondi ero in panico... ma andò benissimo, naque il "circolare", ottenni una nuova grande amica e mi divertii talmente tanto da decidere di fare uno spettacolo serio
ancora ci sto pensando a farlo ma sono in alto mare... c'è poco da fare, sono un cialtrone adoro il pubblico e conquistarlo... diciamo che il mio maggior estro non è nel lanciare oggetti in aria ma parole