Da non sputafuoco (o meglio, mi è capitato di farlo per lavoro ma non mi considero tale), butto giù 2 cents.
Quando si fa uno spettacolo non si usano le palline, o il fuoco, o le torce. Lo strumento che si sta utilizzando è il palco, o la strada, mentre l' attrezzo o l'atto meccanicamente descrivibile, è solo il modo di utilizzare il mezzo, cioè il palco-strada.
Detto ciò, credo che si possa fare qualunque cavolata in termini tecnici, si può anche solo far saltare per aria una pallina e riprenderla senza varianti di corpo, se si sa usare il palco (entro in un discorso un po' teatrale forse, ma credo sia utile a capire la cosa), così come si può utilizzare anche una sola sputata, ma caricarla tanto durante lo spettacolo da renderla sufficiente per un qualcosa di decente.
Poi dipende cosa si intende per "solo" sputafuoco.
Io parto dal presupposto che uno spettacolo di un solo elemento sia praticamente impossibile; volenti o nolenti, consciamente o meno, entrano sempre in scena altri fattori (presenza scenica, contatto col pubblico, preparazione alla fiammata, postura come dice Frap, ecc.)
Quale poi sia il "vero" sputafuoco, la "vera" anarchia (brr, quanti ne ho sentiti di questi discorsi), direi che è inutile impelagarsi in una ontologica ricerca del puro significato o della pura origine.
Nel momento in cui una persona butta fuori materiale infiammabile dalla bocca che a contatto con una fiamma si appiccia, è uno sputafuoco.
Vero o falso sono questioni dialettico-retoriche che direi poco contano in questa sede