Ma infatti nessuno ha espresso "punti di vista" sul
significato di una parola ma sulla
spiegazione di un attrezzo nell'ambito della differenza poi/kiwido/catene.
E i punti di vista ci sono e come.
Es. Se parli con uno che per via delle code lunghe dei Kiwido lo reputa molto molto molto più difficile di calze e addirittura del fuoco (io ne consoco) allora nella sua spiegazione dello strumento scapperò fuori che è adatto a persona più esperte ecc...
Es.(2) Se parli con un indivio che reputa i Kiwido più facili dei SockPoi ma molto più scenici, e se per questo individuo la scenicità è l'elemento fondamentale a scapito della tecnica, allora nel definirti lo strumento "Poi" magari sarà indotto dai propri gusti a sminuirlo.
E così via ti potrei fare altri mille esempi.
Se invece per definizione s'intende la lista delle singole parti che compongono un oggetto allora la logica del discorso è tutt'altra.
Io invece ho pensato in termini gestaltici.
Ciò che invece mi lascia perplessa del post di nino è la domanda sulle origini di poi, kiwido e catene. Non capisco sinceramente cosa vorrebbe sapere. Intendi a livello storico, culturale?
Cosa e come venivano usate nelle tradizioni popolari?