Premessa
Questo libro è fatto espressamente per fornire istruzioni nei diversi trucchi del "contact
juggling", uno stile di gioco elegante e impressionante ma poco conosciuto. Tratta anche
di molti punti fondamentali nella teoria del gioco e dei metodi per creare ed imparare nuovi
trucchi sia in questo stile che in altri.
Sono molto obbligato alla Society for Creative Anachronism per avermi fornito un pubblico
ogni volta che ho voluto fare uno spettacolo, e a Michael Moschen, i cui contributi al film
Labyrinth mi hanno ispirato a cominciare a studiare il contact. Sono grato anche ai miei
studenti per avermi aiutato ad approfondire lo stile e per avermi fatto imparare ad
insegnarlo. Ringrazio appositamente Richard Shumaker per i suoi parecchi contributi a
questo libro, inclusi Walking Cascade, Double-Butterfly Folding, e la ricerca sui metodi e
materiali per Multi-Ball Palm Spinning.
A differenza della maggior parte di testi per giocolieri, questo libro presuppone un poco di
familiarità con le basi dell'arte. Oltre alle due lezioni fondamentali nell'Appendice II, non ho
cercato di insegnare altri stili di gioco neppure di descriverne i dettagli. Se non sei pratico
di qualche concetto a cui mi riferisco, ti suggerisco di dare un'occhiata ai libri nella mia
bibliografia.
----- Il traduttore vuole ringraziare Giuliana Picco per il suo aiuto linguistico e Francesco
Lenzi per averlo introdotto a questo stile bellissimo di gioco.
Introduzione: Che cos'è il juggling?
Ci sono parecchi modi di definire il juggling. Se chiederai alla gente che cos'è, ti diranno
(più o meno attraverso i gesti) che vuol dire lanciare e prendere le cose.
Secondo quelli che studiano il juggling, questa definizione descrive soltanto uno tra vari
stili. In segreto, la definizione della persona comune include anche quasi tutti questi
trucchi: Devil Sticks, trucchi di equilibrio, piatti cinesi, manipolazione del cappello ecc.
Anche se questa persona non può evocare tutti questi esempi, non la sorprenderebbe
vederli fare da un «giocoliere». La definizione che usa inconsciamente sarà forse questa:
Giochi di destrezza: Imprese visibilmente complesse o fisicamente difficili in cui oggetti
inanimati hanno un ruolo importante, che la maggior parte della gente non sa fare e che
per di più non hanno nessuno scopo oltre al divertimento, i cui modi di manipolazione non
sono nascosti (vedi Magia). Ad es. Lanciare e prendere le cose.
Questa descrizione, anche se è più specifica, non ci dice tanto riguardo al gioco. È
costruita soprattutto di negativi e di termini generali, come una definizione di un elefante
che dice che è una cosa grigia che non è né mela né treno. Allora, chiediamo ancora, che
cos'è il juggling?
I giocolieri, che hanno bisogno di sapere, dividono le loro tecniche per categorie basate di
solito sul tipo di oggetto usato. Io preferisco affrontare la questione in un modo simile, ma
le mie divisioni si basano non sugli oggetti (ad es. clave, cappelli, cerchi) ma sul tipo di
manipolazione. Ecco qualche esempio di vari gruppi che, anche se non sono né
comprensivi né distinti, ci aiutano a sapere meglio che cosa fanno i giocolieri:
"Toss Juggling": Lanciare e prendere un qualsiasi numero di oggetti, di solito in
successioni complesse. Ad es. palline, clave, asce ecc.
Trucchi di equilibrio: Mantenere un oggetto (o degli oggetti) in equilibrio instabile. Questo
gruppo comprende anche «mettere», cioè mantenere un oggetto in equilibrio stabile. Qui
si tratta della differenza tra mantenere sulla testa una stecca di biliardo e fare lo stesso
con una saliera.
Giochi giroscopici: Approfittare delle caratteristiche rare di oggetti che girano. Ad es. piatti
cinesi, palline, cerchi, yo-yo, Diabolo e alcuni trucchi di Devil Sticks.
"Contact Juggling": Manipolazioni di singoli oggetti o di gruppi di oggetti che di solito si
lanciano e si fanno girare pochissimo. Ad es. palline, pile di palline e alcuni trucchi con
bastoncini, cappelli e piatti.
Esistono altri stili di gioco e altri modi di dividere i vari trucchi qui elencati. Per un
trattamento più esteso di queste e di altre categorie, vedere Appendice III: Capire il gioco.
Il "Contact Juggling"
"Contact" è il nome che ho dato a uno stile che si mette a malapena nelle altre categorie di
juggling e che è dunque degno di un proprio nome. Si basa soprattutto sulla
manipolazione di oggetti singoli.
Nei trucchi di contact con una pallina, la pallina si fa rotolare da una mano all'altra, sul
palmo e sul dorso, sulle braccia, sul petto, sulla testa e altrove. Si crea l'illusione di una
pallina senza peso che rimane sospesa nell'aria, soggetta a leggi insolite di movimento.
Un bravo giocoliere di contact può far sembrare che i propri movimenti siano quasi senza
nesso con quelli della pallina; l'attenzione del pubblico si focalizza sempre sulla pallina. Il
contact è soprattutto qualcosa di aggraziato e avvincente.
I trucchi di molteplici palline che si descrivono in questo libro sono piuttosto simili. In molti
di questi trucchi si manipolano molteplici palline come se fossero un oggetto unico; altri si
basano sull'uso simultaneo di una pallina unica (o gruppo di palline) in ciascuna mano.
Fare il contact con otto palline, una pila di quattro palline in ciascuna mano, è quindi meno
complesso visivamente di fare il toss juggling solo con tre.
Ci sono anche trucchi insoliti che si possono fare con altri oggetti, che vengono descritti
nel Capitolo VIII. Anche se questo libro si focalizza soprattutto sulle palline, si possono
fare abbondanti trucchi con cappelli, bastoni, cerchi, coltelli, monete e carte. Ti incoraggio
a sperimentare.
Il contact è uno degli stili di juggling più difficili da descrivere e anche uno dei più noiosi da
imparare. Il movimento-base, il Butterfly, è tra i più difficili e a differenza di altri stili non c'è
tanto di mostrare agli amici dopo le prime 20 ore di pratica. Se non fai nessun altro stile di
juggling, ti suggerisco fortemente di imparare la base di almeno un altro stile mentre studi
questo libro. Prova a fare la cascata di tre palline, i Devil Sticks, oppure il gioco del
cappello e del bastone. Così si mitigherà la monotonia nelle tue sessioni di pratica e si farà
approfondire l'esperienza di coordinazione manuale. Per di più, lavorare a due o tre stili
alla volta rende ciascuno di essi più facile da imparare.
È la qualità ipnotizzante del contact che lo separa davvero degli altri stili. Con una pallina
unica fai rimanere seduto silenziosamente stupito il pubblico; fai qualcosa così semplice
ed evidente e senti dire comunque «Ma com'è possibile?»; è questa la bellezza del
contact. Fare il gioco con motoseghe non li fa rimanere silenziosamente seduti e non ti
chiederanno come si fa. Anzi, ti chiederanno perché lo fai.
E a differenza della produzione di una tigre da un acquario, gli puoi dire come si fa, e lo
vorranno vedere ancora una volta. Sulla tecnica per imparare il juggling: Fare piccoli passi
Se cominciassi senza alcuna abilità di juggling e decidessi di imparare a mantenere in
equilibrio un piatto cinese su un bastoncino sulla fronte e a stare contemporaneamente su
un piede, lo faresti probabilmente poco alla volta. Non decideresti di toglierti una scarpa,
lanciare un piatto e un bastoncino in su, e sperare. Lo divideresti in piccoli passi.
Stranamente, questa stessa gente intelligente che non proverebbe mai a cominciare dal
nulla con il trucco del bastoncino e del piatto proverebbe a fare una manipolazione ancora
più difficile (ad esempio, il Butterfly) senza neanche una buon'idea su come deve
sembrare il trucco. Più strani ancora sono quelli che deducono immediatamente che si
deve tentare di giocare con torce spente prima di accenderle ma che provano ad imparare
le basi del contact con una pallina in cristallo da L. 90.000.
C'è una ragione per questo fenomeno. Versioni più facili (e meno pericolose) di alcuni
trucchi sono meno evidenti che dei trucchi summenzionati. Il contact è particolarmente
difficile da dividere in piccoli passi.
La lezione del Butterfly è la serie non tanto evidente di passi dall'incompetenza fino
all'abilità. Può darsi che tu debba creare passi ancora più piccoli tra i miei o che debba
aggiungerne di più all'inizio se, ad esempio, non tieni facilmente una pallina nella mano.
Se ti sembra un caso un po' estremo, prendi in considerazione il fatto che un mio studente
sta recuperando da un intervento chirurgico esteso della mano e studia il gioco come
fisioterapia.
Non rimanere deluso quando i primi tentativi falliranno.
Provare il Butterfly senza esperienza è davvero molto simile a lanciare un piatto e un
bastoncino in su e sperare. Produrrà un risultato deludente. Se fallisce il primo tentativo --
e questo vale per qualsiasi trucco -- prova a fare qualcosa di simile ma di più facile finché
non l'avrai imparato a fondo. Si impara tutto il juggling così: in piccoli passi semplici. È
anche per questo, aggiungo, che è bene possedere libri di juggling come questo.
Figura l.1: Trucchi di equilibrio e di piatti cinesi, di illustrazioni nei margini di manoscritti
gotici. Tutti e due circa 1280 d.C. Figura l.2: Un gran trucco. È davvero una combinazione
di tre trucchi più semplici della giroscopia, dell'equilibrio e dell'equilibrio acrobatico.
Capitolo primo: Il Butterfly
Il Butterfly è il movimento essenziale del contact. Tantissimi altri movimenti si basano su di
esso ed è il fondamento di quasi tutti i trucchi di una pallina. Come la Cascata nel Toss, fa
muovere la pallina tra un trucco e il seguente. Ma impararlo può essere difficile.
Quando impari il toss, dopo aver imparato "a fondo" la cascata di tre palline (forse una
settimana di pratica) puoi andare in ufficio e colpire tutti i tuoi amici. Ti vedranno sorridere:
penseranno che tu abbia compiuto qualcosa di stupendo. Infatti, è vero: hai colpito la
gente con un trucco che qualsiasi persona può imparare. È probabilmente questo che ti fa
sorridere.
Più importante, nel toss, dopo aver superato questo primo ostacolo, imparare più trucchi è
divertente al punto da dare assuefazione. Saranno forse più difficili, ma puoi sempre fare
quello più facile per divertirti.
Imparare il contact può essere un po' più deludente. Ci può volere un mese intero di lavoro
faticoso prima di poter fare il Butterfly più tremante in una mano. Come nel caso della
Cascata, le prime ore sono difficili; ma per fare il Butterfly ce ne vogliono molte di più.
Non darti per vinto.
Le fasi attraverso le quali si impara il Butterfly sono abbastanza semplici e le prime
possono sembrare un po' ridicole. Ma quando cominci la fase successiva e la trovi
impossibile, sii pronto a fare ancora i movimenti ridicoli. Per di più, anche se molti trucchi
avanzati di questo libro si basano sul Butterfly, non c'è nessuna ragione per non imparare
altri trucchi mentre lavori sul Butterfly. Ogni trucco che imparerai ti insegnerà a controllare
meglio la pallina.
Prova ad utilizzare lo stesso approccio di "piccoli passi" per affrontare qualsiasi trucco
complesso.
Il Butterfly, primo passo: Posizione delle mani Il Butterfly prende il suo nome da un
movimento simile delle mani nella danza mediorientale (Fig. 1.1). Prima di poter
mantenere una palla in movimento nel Butterfly devi imparare a muovere le mani e così
devi cominciare a fare quest'esercizio senza pallina. Fallo lentamente e con cura con
entrambe le braccia alla volta. Dovrebbe sembrare come se si mandasse un'onda per il
braccio, cominciando dal gomito. Renditi conto che questo movimento non copia
precisamente il vero Butterfly. Non aspettarti che lo faccia. Serve a farti scaldare
fisicamente e ad abituarti a muovere le braccia in queste posizioni. Impara ogni posizione.
Tieni in mente che la bellezza del contact si basa sul movimento aggraziato del corpo, non
solamente della pallina.
A tenere presente:
• Il gomito deve condurre al polso, che conduce alle dita. Quando il gomito ricomincia ad
andare verso l'esterno, il polso sta ancora venendo verso l'interno.
• Tieni in mente quando nelle illustrazione c'è il palmo in su e quando è in giù. Ricordati
che nel Butterfly la pallina sarà sempre sulla parte superiore delle mani.
• Una mano deve passare più vicino al corpo mentre l'altra ci passa davanti. Alterna l'uno
con l'altro. Così si rende più simmetrico tutto il movimento e più facile il prossimo capitolo,
Trasferimenti.
• Fallo davanti ad uno specchio oppure ad un amico. Trova e correggi tutti gli sbagli prima
che non diventino cattive abitudini.
• Mantieni le mani al livello del mento e gli avambracci sullo stesso piano verticale. Puoi
immaginare questo "piano di muro" come un muro finto venti centimetri davanti al petto.
Certo, devi uscire un po' dal piano per far incrociare le braccia.
Secondo passo: Lanciare e prendere
Ora prendi la pallina di pratica e dimentica i bei movimenti di mano per un attimo. In
questa parte si acquisterà un po' di controllo della pallina. (Vedere Appendice I, Materiali,
per una discussioni di buone palline di pratica.)
Tieni la mano destra davanti a te, palmo in giù, gomito all'esterno, come nel Butterfly, Fig.
1.1a. Ecco la posizione "centrale" della mano: circa 15 centimetri davanti al petto, un po'
sotto il livello delle spalle, il gomito un po' più in giù rispetto al polso (Fig. 1.3)
Tieni la pallina sul dorso della mano. Non tenerla saldamente, sostienila con tre dita: la
base del D3 e la prima articolazione del D2 e del D4 (vedere fig. 1.2). Distendi
leggermente le dita e cala il D3 per far stare comodamente la pallina. Questa posizione si
chiama "il Nido" ed è una presa standard che si utilizza dappertutto nel contact.
Il nido è una regione di controllo abbastanza buona. Prova a tenere la pallina ovunque
oltre la base delle dita (sulla parte "liscia" della mano) e avrai molto meno controllo. Ma
con la pratica la potrai tenere comodamente nel nido.
Per migliorare il controllo e la sicurezza sul dorso della mano, lancia la pallina dritto in su
circa trenta centimetri e prendila ancora nel nido, come nella Fig. 1.3. Può essere più
difficile di quel che sembra se non l'hai provato prima, ma non ci vorrà molto tempo per
acquistare l'abilità. Fai qualsiasi cosa che sia necessaria per migliorare la destrezza del
dorso della mano: prova ad agitare il braccio un po' mentre tieni la pallina, oppure falla
rotolare dalla parte liscia e tornare indietro al nido.
Ricorda di mantenere le mani vicine alla posizione centrale. Non stai allenando soltanto il
dorso della mano; lo stai allenando nella posizione centrale. Non ti dico di evitare
strettamente altre posizioni, ma di esercitarti in tutti gli elementi di questa parte.
A questo punto ti dovresti esercitare anche nel lancio e nella presa sul palmo. Non davanti
a te, dove suppongo che tu lo possa già fare, ma all'esterno dove sarà il palmo in su nel
Butterfly (Fig 1.4).
Impara a lanciare dritto in su e a prendere senza molto movimento della mano e senza
chiudere le dita sulla pallina. Il contact funziona meglio quando la palla è visibile. Certo,
scegliere il momento giusto per violare le regole contribuirà a rendere unico il tuo numero..
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