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[center:cf42ad7732]Workshop[/center:cf42ad7732]
[center:cf42ad7732]I LINGUAGGI TEATRALI[/center:cf42ad7732]
[center:cf42ad7732](Comunico. ergo sum)[/center:cf42ad7732]
[center:cf42ad7732]sabato 1 e domenica 2 ottobre[/center:cf42ad7732]
[center:cf42ad7732]Due giorni di lavoro su comunicazione e metacomunicazione teatrale[/center:cf42ad7732]
L’esistere in scena è basato sulle proprie capacità comunicative: se non fai in modo che tutti capiscano che cosa stai facendo e perché, impedisci ai tuoi partner di fare la loro parte durante lo spettacolo.
E non sto parlando solo di quelli che con te sono sul palco: di partner, in platea, ce ne sono tanti quanti sono gli spettatori, e uno spettacolo funziona se anche loro possono essere parte attiva.
Perché, a dispetto di quel che molti pensano, lo spettatore non è un soggetto passivo.
Ride o piange quando può ricostruire quello che siamo sulla scena, ma solo perché noi stiamo lavorando insieme a lui ad assemblare tutti gli elementi necessari a suscitare pensiero ed emozione.
La consapevolezza di sé e del proprio corpo sono indispensabili, è evidente, ma bisogna avere ben chiaro tanto il “cosa” quanto il “come” si stia agendo in scena perché in una situazione teatrale, con ritmi e modalità comunicative alterati (o forse è meglio dire ricodificati) dalle necessità sceniche, è estremamente facile cadere e far cadere nell’equivoco, generando una comunicazione sviata, contraddittoria o addirittura illeggibile.
In questi due giorni di lavoro si toccheranno i vari aspetti della comunicazione -teatrale e quotidiana- con esercitazioni che andranno dal grammelot (la parlata onomatopeica) alla declamazione, dal contatto fisico all’esercizio di stile secondo Queneau, con particolare attenzione ai linguaggi non verbali.
[center:cf42ad7732]Programma[/center:cf42ad7732]
1. Il linguaggio verbale: le uova al tegamino secondo Anubi
2. Il linguaggio gestuale, ovvero "La padella, questa sconosciuta: come colpire il proprio antagonista e soprattutto perché"
2-1 . L'importanza dello stile: amici, nemici, o semplici conoscenti?
3. Il linguaggio mimico facciale, ovvero "La faccia parlante: esercitazioni sull'uso dello sguardo"
4. Il linguaggio tonale, ovvero "Litigare con un ragno e guidare un cieco con i numeri"
5. L'insieme dei linguaggi non verbali, ovvero "Il Grammelot"
5-1. Come descrivere una sedia
5-2. Incontrarsi al bar
5-3 La Linea: una che si fa capire ovunque
5-4. Le strade del Grammelot
6. Il testo e il con/testo, ovvero "Sto pensando quello che dico o sto dicendo quello che penso?"
7. La comunicazione secondo Watzlawick: conferma, rifiuto e disconferma
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Un sabato e una domenica interamente passati così, alloggiando nei locali del laboratorio -2 pranzi e 1 cena compresi- e se fa bel tempo nel nostro grande e bellissimo giardino. Sistemazione un po’ spartana, ma gradevole.
In alternativa, ostello (in centro città) e trattoria (nelle vicinanze).
Per chi arriva da molto lontano è possibile pernottare in laboratorio anche il venerdì sera.
E’ consigliabile essere automuniti.
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Costi[/center:cf42ad7732]
• Trattamento da signori (stage + 2 notti in ostello + trattoria):
230 euro
• Trattamento hard (stage + 3 pasti + pernottare in branda e sacco a pelo nei locali del laboratorio, e secondo me è il più divertente):
160 euro
• Trattamento zero (pagate solo lo stage e pascolate liberamente):
100 euro
Per iscriversi:
50 euro di anticipo entro il
23 settembre, il resto quando si arriva. Ovvio che se per un qualche caso lo stage non si tiene, i soldi ve li restituisco.
Durata: 4 incontri di 4 ore ciascuno
(sabato e domenica 9/13 e 14,30/18,30)
Dove: Pontelagoscuro (Ferrara) coordinate terrestri 44.884052,11.608869
Info : 347 - 777 94 16 / 0532 - 77 13 52
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