bello!!
non speravo in tante risposte così in fretta.
felice federico!!!
dunque, lanciato il post potrei anche dire la mia...
il calcio è uno sport: l'agonismo, la competizione, le gare sono sua parte intrinseca. se non c'è chi vince ha poco senso giocarci.
la pittura è un'arte. vive anche senza la competizione, anzi. è un modo di esprimersi, di comunicare, di sfograsi, di vivere. e come arte ha l'unico scopo di curare l'animo. di chi la crea e di chi la vive.
la giocoleria, per me, è nel mezzo. son d'accordo con moon:
moon ha scritto:
b) tutta la vita nn credo nella giocoleria come sport e basta, ma come "spart" (termine coniato da nn ricordo ki su jdb.com)..
e quindi il suo format più completo è nel mezzo tra sport ed arte.
ma come in tutte le cose non c'è il giusto assoluto.
chi la vive puramente come arte, così come chi la vive puramente come sport, vivono una parte importante della giocoleria, anche se non nella sua interezza.
apprezzo quindi spettacoli concettuali come quello di emiliano così come apprezzo esibizioni tecniche come quelle di ignatow, ma credo che una buona via di mezzo sia la strada da seguire.
...e la WJF? ben venga!!! la competizione spinge la tecnica ai suoi limiti - e da quando esiste la WJF i miglioramenti sono stati esponenziali!!
la competizione aiuta.
io e gli altri giocologgi ci siamo stuzzicati per anni.
a volte è proprio il desiderio di andar dal tuo amico a fargli vedere cosa chiudi uno dei motori che ti spinge a migliorare.
è vero che la pura tecnica non è La giocoleria nel suo completo, ma è pur sempre, il lato sportivo, una sua parte importante!!
e quando una parte miglira il tutto migliora.
ora una domanda: e fare gare di giocoleria artistica?
con una giuria mista di pubblico profano e tecnici.
dove si giudica presenza, costumi, personaggio, tecnica, originalità, presenza scenica, ecc... ecc... perché no?